Eventi e Novità

Novità

evento6giugno

Evento rivolto a persone con Disabilità e loro familiari

6 Giugno 2025
Si festeggia l'anniversario con la associazione prospettive con una cena conviviale con il motto "vola solo chi osa farlo " Cerchiamo di fare volare i nostri ragazzi insieme , insieme alla psicologa Laura Bonacore e la sig.ra Donatella Turchi , esperta in disabilita'

fondazione gabbiano blu onlus

Convegno per il futuro delle persone con disabilita' intellettive per il Durante di noi e Dopo di noi

Evento con le istituzioni dove saranno elencate le cose fatte e soprattutto le cose che saranno fatte in futuro dalla fondazione , la vera nostra mission , l'evento sara' rivolto a persone con disabilita' , familiari, ma anche a esperti e a professionisti del settore pubblico e privato.

Progetti Sociali in divenire

Progetto Casa Comune

Il progetto di co-housing ” La casa Comune ” è una novita’ sul territorio: l’abitare condiviso

La casa comune”  e’ progettata secondo i principi del green building e offre 6 appartamenti indipendenti dotati di ogni confort con ampi spazi comuni per la socializzazione , per offrire soluzioni personalizzate e ogni ospite puo’ vivere senza pensieri in un ambiente accogliente e familiare , per vivere con indipendenza ma  con un supporto sempre presente. Una grande mansarda e un grande terrazzo dove gli ospiti possono trascorrere il tempo insieme per favorire il benessere e la socialita’ , ognuno puo’ sentirsi parte di una piccola comunita’ senza rinunciare alla propria indipendenza.

Un’oasi di serenità a 50 mt dal centro storico di Pontedera, saranno proposti corsi di cucina , laboratori artistici , gite in campagna e al mare. Un abitazione con ogni confort , lavanderia , ascensore e  condizionatore , dove il benessere passa anche dalla condivisione degli spazi e dalle opportunita’ di socializzazione.

Il cohousing  ha trovato uno spazio importante anche nel “Dopo di Noi” diventando un’alternativa valida e desiderabile per molte persone.

Le prime esperienze di cohousing in Italia, con il coinvolgimento di persone con disabilità, sono nate dal desiderio delle famiglie di realizzare per i loro figli un futuro diverso, fatto di condivisione, di autonomia, di relazioni e di stabilità.

Ciò che maggiormente spaventa le famiglie quando parliamo del “Dopo di noi” è l’incertezza riguardo a chi si prenderà cura del loro caro, se ci sarà qualcuno disposto a prendere il loro posto. In questo quadro il cohousing “La casa comune” puo’ dare  una risposta ai bisogni di tante famiglie .

La Fondazione  si è chiesta come poter rendere praticabile il diritto ad una vita indipendente per i giovani con disabilità intellettiva-relazionale per questo il progetto propone esperienze di co-housing a medio e lungo termine destinate a giovani con disabilità impossibilitati ad intraprendere un percorso residenziale autonomo e giovani studenti o lavoratori fuori sede interessati a un percorso abitativo in condivisione ed impossibilitati ad affrontare costi elevati.

Gli obiettivi del progetto di co-housing

I ragazzi, grazie al co-housing, hanno la possibilità di crescere e di rendersi indipendenti dalle proprie famiglie, condividendo con altri coetanei questa esperienza e imparando così ad occuparsi di se stessi e dei propri bisogni quotidiani in autonomia.

Inoltre, vivere con altre persone permette di ridurre notevolmente l’isolamento che spesso i ragazzi con disabilità si trovano a vivere, permettendo così l’instaurarsi di amicizie e relazioni significative.

Progetto Laboratorio di Cucina il Duomo

La fondazione vuole creare il progetto “Laboratori di Cucina” :  le ricette dell’Autonomia, volto ad aumentare la sensazione di esser autonomi ed “autoefficaci” per ragazzi con disabilita e con difficoltà.

Le esperienze di cucina fanno parte della quotidianità e, da sempre, la cucina è uno spazio ricco di implicazioni emotivo/affettive radicate nel vissuto di ciascuno. La fondazione ha pensato  alla realizzazione di un laboratorio,un momento di incontro per avere le naturali implicazioni emotive che la cucina suscita in ciascun soggetto , attraverso un percorso strutturato che, con l’aiuto dell’operatore, possa aumentare l’autonomia e la sensazione di essere “autoefficaci” nella vita di tutti i giorni.

Per questi motivi, il progetto dei “Laboratori di Cucina ” propone uno spazio senza nessuna barriera architettonica, per creare delle aree di esperienza condivise in cui ognuno può contribuire alla realizzazione di un obiettivo comune: per tutti è possibile partecipare con motivazione, con interesse e senza eccessive angosce, sentendo in questo modo accolti i propri bisogni.

Attraverso il laboratorio di cucina si intende rafforzare il senso di responsabilità e di condivisione, le abilità diverse e specifiche di ognuno, il rispetto di tempi, di regole e delle consegne date.

In questo modo l’esperienza permette di rafforzare le capacità individuali e di gruppo: cosa so fare ed esprimere, che contributo posso dare?  All’interno del piccolo gruppo, infatti, i i soggetti con disabilia’ acquistano forza e fiducia nelle proprie risorse relazionali e conoscenza delle differenze individuali che vengono esplorate, valorizzate ed utilizzate in un contesto di reciprocità.

Attraverso il laboratorio la Fondazione  si propone di raggiungere obiettivi specifici e formativi:

  • Stimolare la relazione, attivare l’interazione e favorire l’integrazione;
  • Esprimersi e comunicare attraverso linguaggi non verbali;
  • Ascoltare, leggere e comprendere le fasi del procedimento;
  • Rispettare i tempi e le modalità di lavoro degli altri;
  • Interagire e cooperare con i compagni;
  • Sviluppare abilità motorie, di motricità fine, di coordinazione oculomotoria;
  • Accrescere le capacità di attenzione e concentrazione;
  • Favorire la socializzazione;
  • Avvicinare alla conoscenza di testi diversi come i testi regolativi delle ricette;
  • Comprendere l’uso degli strumenti e gestirli;
  • Aumentare l’autonomia personale.

Progetto Casa Leopardi

il progetto della Fondazione e’ di mettere a disposizione delle persone con disabilità , un appartamento con 4 posti letto , senza barriere architettoniche per fare prevalentemente  weekend . 

Si tratta di un servizio rivolto ad adulti con disabilità fisiche, psichiche e/o sensoriali (L. 104/92) con diversi gradi di autonomia e autosufficienza, ma che non necessitino di assistenza sanitaria (medica o terapeutica) di tipo continuativo

La residenza e’ pensata  rispondere alle esigenze di piccoli gruppi  in un clima che si avvicini il più possibile a quello familiare , Si tratta di una valida proposta per fare weekend e dare sollievo alle famiglie . L’appartamento sara’ adiacente al laboratorio di cucina e potranno essere fatti dei progetti per gli stessi ragazzi che pernottano nel weekend , sia corsi di cucina che di pittura . 

il benessere passa anche dalla condivisione di spazi e dalle opportunita di socializzazione , questa nostra proposta e’ solo per i weekend per abituare i ragazzi ad una vita indipendente . 

Progetto Co-housing Rurale

Un co-housing rurale in via Montevisi a Pontedera. La sua funzione è quella di dare loro la possibilità di vivere in autonomia e rispettando le proprie esigenze, migliorandone la qualità della vita e dell’assistenza. 

Il Dopo di Noi, infatti, si fonda sul valore della persona a partire dalle risorse che la stessa ha, ritenendo la persona con disabilità, persona adulta avente esigenze di autonomia ed autodeterminazione.
È necessario, dunque, che i singoli e vari interventi di integrazione ed inclusione siano tra loro coordinati, al fine di rispondere in maniera adeguata alle esigenze della persona beneficiaria.

Il casolare della fondazione il Gabbiano Blu 

La particolarità di questo progetto di cohousing è rappresentata dalla sua natura rurale, nonostante sia esterno alla città, il centro urbano è facilmente raggiungibile anche a piedi. 

Il casolare è costituito da quattro unità, su due piani, che potrà ospitare un massimo di 5 utenti e al piano superiore, ogni utente avrà la propria camera personale e il bagno in comune con un altro abitante, per un totale di max 3 bagni, di cui uno attrezzato per la fruizione di persone con mobilità ridotta. 

Al piano inferiore ci sarà la cucina abitabile, una zona pranzo ricavabile anche nell’ambito del soggiorno, almeno un paio di stanze comuni atti a favorire le reti di comunicazione dell’ospite con la propria rete parentale, caregiver e amicale, nonché per le varie attività personali e collettive, diversificate in relazione alle capacità e agli interessi degli ospiti.
All’esterno dell’abitazione è presente un ampio spazio utilizzabile ed edificabile per lo scavo eventuale di una piscina, un forno a legna e per una veranda chiusa da usare come spazio comune in cui gli utenti potranno socializzare e svolgere alcune delle loro attività quotidiane.

L’ampio terreno presente consente di organizzare un piccolo orto da curare per ricavarne prodotti destinati non solo ad un uso personale e si potrebbe avviare anche una mini-fattoria, di cui si occuperanno gli utenti giornalmente.

La casa sarà un luogo che ospiterà utenti con disabilità e autismo.

La casa è destinata ad accogliere utenza priva del necessario supporto familiare, o per la quale la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente impossibile o contrastante con il progetto individuale.

All’interno del Cohousing rurale, gli utenti verranno seguiti da educatori e operatori socio-assistenziali, in turno h24, che ne assicureranno il corretto sviluppo delle attività educative volte all’autonomia.

Inoltre, sarà presente uno psicologo che si occuperà dell’accoglienza, del sostegno alle famiglie e, periodicamente, della valutazione della condizione di adattamento e sviluppo degli utenti.

Laboratori e vita quotidiana

La vita all’interno del Cohousing rurale metterà le persone in condizioni il più possibili simili alla normalità con esperienze che, sebbene protette, non consentano loro di sviluppare le proprie autonomie.

È per questo che la quotidianità dovrà svolgersi così come avverrebbe in una normalissima casa.

Le attività quotidiane verranno divise per aree:

  • Cura della propria persona
  • Cura della casa e autonomie in casa
  • Autonomie nel mondo esterno
  • Cura della fattoria e dell’orto e Attività lavorative/occupazionali.
  • Le attività nel Cohousing rurale

Il Dopo di Noi poggia le sue fondamenta sul concetto di autonomia della persona con disabilità la quale ha il diritto di raggiungere la propria adultità anche al di fuori della sua abitazione.

È necessario, pertanto, che gli utenti del Cohousing rurale siano accompagnati nel loro percorso all’autonomia anche attraverso l’acquisizione di abilità come:

  • Gestione del denaro (riconoscere la moneta, imparare a pagare quando si effettuano degli acquisti).
  • Orientamento spazio-temporale (saper leggere l’orologio, imparare il percorso necessario per raggiungere il luogo di interesse).
  • Imparare ad utilizzare i mezzi pubblici (sapere dove voler andare, acquistare il biglietto per quella specifica corsa, salire sull’autobus giusto, riconoscere la fermata di partenza e quella di arrivo).

Cura della fattoria e dell’orto, attività lavorative/occupazionali

In questo Cohousing Rurale, ampio spazio dovrà essere dato alla cura della fattoria e dell’orto, dai quali, gli utenti, potranno ricavare alimenti non solo per un utilizzo privato, ma anche per trasformarli in prodotti per la vendita e beneficiare di questo come sostentamento.

Quotidianamente, in particolar modo la mattina, gli utenti saranno impegnati con attività lavorative come:

  • Innaffiare le piante dell’orto
  • Raccogliere frutta e verdura
  • Occuparsi delle piante aromatiche
  • Piantare quando è necessario

I prodotti ricavati, grazie a laboratori di artigianato, come produzione del sapone, lavorazione della cera, e laboratori di cucina con l’uso del forno per pane, biscotti e altri prodotti alimentari home made, potranno essere venduti e il ricavato fungere da entrata economica per tutta la struttura.

Centro Polivalente Palablu

Il Palablu sarà un centro Polivalente  per soggetti con disabilita’ intellettiva e non. 

Verrà costruito in una struttura in bioedilizia, che comprende la parte sportiva, una palestra per fare attività sportive, basket , pallavolo , calcio ma anche ballo e canto, attivita’ che i ragazzi potranno esercitare.

Lo sport, è riconosciuto dal mondo medico-scientifico come efficace strumento riabilitativo e terapeutico per tutti i disabili intellettivi e relazionali. La partecipazione a competizioni sportive in particolare, risulta determinante al fine di acquisire maggiore consapevolezza dei propri limiti psicosifisici, di qualsiasi grado, nel tentativo di superarli.

I benefici derivanti dallo sforzo atletico, insieme ad una complessiva gratificazione personale, determinata dai momenti di integrazione e socializzazione che lo sport offre, rappresentano la sintesi delle nostre attività.

Il Progetto e’  come laboratorio di ricerca e sviluppo di modalità innovative rivolte al trattamento della sindrome autistica e come centro sportivo d’eccellenza per le disabilità intellettive e relazionali.

Nel centro polivalente sara’ allestita anche una sala convegni, per sensibilizzare il durante e dopo di noi  , sara’ anche un punto di ritrovo mensile per i familiari per confrontarsi e prendere delle iniziative .